Il bilancio dello Stato Italiano


Il bilancio dello Stato è un documento giuridico – contabile che contiene l’indicazione delle entrate e delle uscite dello Stato relativamente ad un dato periodo di tempo.
Nella maggior parte dei Paesi il bilancio viene proposto dal Governo (attraverso un disegno di legge, fase in cui si da inizio alla procedura di formazione del bilancio) e viene sottoposto all’approvazione del Parlamento.
Dal bilancio si possono desumere i soggetti dai quali lo Stato preleva le imposte e gli scopi per i quali lo Stato eroga le spese; il bilancio, quindi, riflette gli indirizzi di politica economica dello Stato.
I ragionieri dello Stato hanno il compito di redigere il bilancio. In base al periodo di tempo nel quale si verificano le entrate e le uscite, possiamo fare una distinzione tra anno finanziario ed esercizio finanziario.
Il primo si riferisce al periodo di tempo in cui si realizzano le entrate e le uscite registrate nel bilancio; il secondo invece, l’esercizio finanziario, viene inteso come insieme di operazioni amministrative che si riferiscono alla gestione di un anno finanziario.
Possiamo compiere un’ulteriore classificazione di bilancio, sempre in base al tempo in cui si riferisce, esso infatti può essere preventivo oppure consuntivo.
Il bilancio preventivo redatto all’inizio dell’anno contiene tutte le entrate che si prevede verranno realizzate nell’anno e le spese che si prevede verranno compiute nell’anno stesso. Il bilancio consuntivo, invece, redatto ad anno concluso, registra le entrate che si sono effettivamente realizzate e le spese che sono state materialmente erogate.
In tutti i Paesi vengono redatti entrambi i bilanci., che danno informazioni sulle entrate e sulle uscite dello Stato. A differenza di quello consuntivo, però, il bilancio preventivo una volta approvato dal Parlamento, autorizza la Pubblica Amministrazione a riscuotere le entrate e a erogare le spese.
Quest’ultimo può essere di competenza o di cassa.
Il bilancio preventivo di competenza (o giuridico) comprende tutte le entrate che lo Stato ha il diritto di riscuotere nell’anno finanziario e le spese che lo Stato ha l’obbligo di erogare sempre nell’anno finanziario. Esso da un’idea precisa sugli impegni di spesa che lo Stato assume e dovrà pagare.
Il bilancio preventivo di cassa, invece, comprende tutte le entrate che si prevede verranno riscosse e tutte le spese che si prevede verranno erogate nell’anno finanziario.
In entrambi, occorre distinguere due momenti. Quello dell’accertamento per l’entrata e quello dell’impegno per le spese, anche se può passare un periodo relativamente lungo fra questi momenti e quello in cui si realizza concretamente il pagamento o la riscossione della spesa e dell’ entrata.
Le entrate iscritte nel bilancio di competenza di un anno, ma non riscosse nello stesso anno, costituiscono i residui attivi.
Le spese iscritte nel bilancio di competenza di un anno ma non pagate nello stesso anno costituiscono, invece, i residui passivi.
Il bilancio dello Stato in tutti i Paesi viene redatto secondo alcuni principi:
Essi sono:

  • Universalità: questo principio dice che il bilancio deve contenere tutte le entrate e le uscite dello Stato, in modo che nessuna entrata o uscita sia sottratta al controllo del Parlamento.

  • Integrità: le entrate e le spese devono essere iscritte ciascuna per intero senza alcuna detrazione e senza operare compensazioni tra spese e entrate prima che esse vengano iscritte in bilancio.

  • Unità: il bilancio è unitario, nel senso che le entrate e le uscite devono affluire tutte da un unico fondo.

  • Specializzazione: le singole voci di entrata e di spesa devono essere specificate e tenute distinte con la massima precisione, in modo che il Governo e la Pubblica Amministrazione possano eseguire esattamente quello che è stato approvato dal Parlamento. Questo principio viene attuato mediante la divisione del bilancio in capitoli. Esiste anche un divieto degli storni che consiste nel fatto che i ministri non possono stornare le somme da un capitolo all’altro, non possono destinare somme che il Parlamento aveva assegnato a uno scopo, ad un altro scopo diverso.

  • Pubblicità: il bilancio viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, in modo che venga portato a conoscenza di tutti.


  • Il bilancio annuale preventivo (competenza e cassa) dello Stato viene elaborato secondo una procedura ben precisa. Innanzitutto il Ministero dell’Economia e delle Finanze elabora la previsione delle entrate e ciascun ministero quello delle proprie uscite.
    Le Ragionerie centrali dei ministeri trasmettono queste previsioni alla Ragioneria centrale dello Stato che seguendo le direttive del Ministro dell’Economia e delle Finanze elabora lo schema di bilancio. Il ministro sottopone questo schema al Consiglio dei ministri, che discute e delibera tale bilancio. Infine il ministro dell’Economia e delle Finanze presenta il bilancio come disegno di legge al Parlamento entro il 30 settembre di ogni anno.
    Il bilancio preventivo in Parlamento viene discusso e approvato secondo l’iter normale che ogni legge segue. Viene in un primo tempo presentato a una delle due Camere e viene discusso in commissione e successivamente in assemblea. Poi il bilancio passa all’altra Camera e viene effettuato lo stesso procedimento.
    Ogni Camera al termine della discussione vota il bilancio. Una volta approvato , viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
    Dopo il 31 dicembre il ministro dell’Economia e delle Finanze elabora il rendiconto generale dell’esercizio finanziario appena trascorso. Esso è costituito del bilancio consuntivo e dalla situazione del patrimonio dello Stato. Il ministro deve presentare questo rendiconto entro il 31 luglio di ogni anno.
    L’articolo 81 della Costituzione stabilisce che la legge di approvazione del bilancio non può istituire nuovi tributi ne nuove spese.
    La legge di approvazione del bilancio, quindi, è una legge esclusivamente formale.